Fiera Nazionale del Bue Grasso di Carrù
Le prime luci dell’alba, il freddo intenso, la ghiotta e calda colazione, l’arrivo dei migliori capi bovini di razza piemontese, le giurie al lavoro, le premiazioni con le prestigiose gualdrappe e poi…, scodelle di minestra di trippe con l’apoteosi del gran bollito. Tutti aspetti da cogliere per apprezzare al meglio, in questa meravigliosa parte di Langa con vista sulle Alpi innevate, il fascino di una delle più antiche fiere del Piemonte. Non perdetevi niente di questo unico e caratteristico appuntamento: puntate la sveglia all’alba e partite con noi!
Cenni storici
La Fiera ha origini antiche, fin dal 1473 si tenevano in Carrù mercati di bestiame con frequenza bisettimanale. Il duca Vittorio Amedeo I, con un decreto del 1635, concesse di tenere una fiera annuale, dopo la festa di San Carlo (4 novembre), della durata di tre giorni. La prima Fiera del Bue Grasso si svolse il 15 dicembre 1910 e fu istituita dall’Amministrazione Comunale e dal Comizio Agrario di Mondovì per porre rimedio alla grave carenza di animali da macello ed al conseguente aumento dei prezzi della carne. Ora è diventata un tradizionale appuntamento commerciale e folcloristico la cui importanza è diffusa oltre i confini regionali. Nei ristoranti, fin dal primo mattino, è possibile degustare oltre ai piatti tipici, il bollito con le salse e la minestra di trippe.